Parco delle Madonie


Il parco ha tra le sue finalità la salvaguardia, la gestione, la conservazione e la difesa del paesaggio e dell’ambiente naturale, per consentire migliori condizioni di abitabilità nell’ambito dello sviluppo dell’economia e di un corretto assetto del territorio protetto.
Quest’ultimo ricade in 15 pregiati comuni nella provincia di Palermo il cui paesaggio d’eccezionale bellezza, per circa 40mila ettari, compendia la geodiversità e biodiversità più ricca del Mediterraneo centrale. Infatti in questo territorio, che comprende appena il 2% di quello siciliano, crescono la metà delle specie di flora più evoluta presente nell’isola, ben 2600 specie; sono rappresentate inoltre tutte le specie di mammiferi presenti in Sicilia.
Le montagne madonite sono le più antiche emerse in Sicilia, esse risalgono al Triassico medio-superiore a circa 230-220 milioni di anni. Le Madonie per la loro importanza geologica fanno parte del circuito del geopark mondiale.
Nel 2001 il Parco delle Madonie è entrato a far parte dell’Europea Geoparks Network, riconosciuto dall’UNESCO da circa un anno, nel 2004 nel Global Geoparks Network. Attualmente i geoparchi nel mondo sono un centinaio e presenti in ventisei nazioni, l’Italia con i suoi nove parchi riconosciuti dall’Unesco è al primo posto in Europa ed al secondo nel mondo dopo la Cina.
Sono presenti numerosi alberi secolari, tra i quali vanno ricordati sicuramente gli ultimi 30 esemplari Abies Nebrodensis (Abeti delle Madonie) del mondo e la cattedrale naturale di Piano Pomo costituita da 317 agrifogli giganti.
I comuni del parco sono: Caltavuturo, Castelbuono, Castellana, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Sclafani Bagni, Scillato. Paesi ricchi di storia, beni artistici e cultura immateriale.